mercoledì 6 settembre 2017

Perchè confondiamo il mezzo con lo scopo ?

Buongiorno a tutti.

Ci scusiamo dell'assenza dovuta ad una precisa valutazione, di conseguenza una scelta: abbiamo atteso di raccogliere precisamente ed analizzare dettagliatamente una serie di eventi per poi condividere le opinioni che seguiranno.

Orbene una serie di avvenimenti sono occorsi esponenzialmente sia a livello nazionale che internazionale : esistono dei fili conduttori che attorcigliati apparentemente formano una griglia con dei sotto insiemi.

Appare evidente e quotidiano che tumulti, sommosse, malcontenti, violenze sessiste reciproche, povertà in termini di mancanza di reddito, disoccupazione crescente stiano minando il contesto socio economico, per citarne una parte : nella maggior parte dei casi parrebbe che ognuno debba manifestare polemicamente il proprio punto di vista ; in punto di diritto ne convengo sebbene sia auspicabile formarsi un'opinione informata e criticamente dettagliata, soprattutto per chi, a scanso di equivoci, debba per professione, normata, propalare le informazioni, non già siano tendenziose e/o interessate.

Perché confondiamo il mezzo con lo scopo, e da che presunto processo è determinato ?

Un esempio empirico riguarda il denaro che accumulato risulta privo di significato poiché nel momento in cui circola apporta una definita utilità economica : orbene l'accumulo risulta lo scopo ancorché privo di significato logico poiché mezzo di realizzazione .
Applico la domanda estesamente le cui risultanze probabili sono allarmanti: la generalità delle persone confonde lo scopo con il mezzo per attuarlo.

La domanda rimane ancora aperta, da che cosa è determinata tale confusione: ritengo da un distorto utilizzo, comunque insito del metodo logico deduttivo/induttivo e viceversa, al quale assommiamo una proiezione fra il soggetto e l'oggetto, inteso il soggetto rappresentante il Sé mentre l'oggetto la res, nelle forme più ampie.

Mi soffermo ed intravedo il processo ove il predetto Sé si confonde nella res da cui la sua stessa liquidità, ossia Tizio si adatta alla forma del contenitore, con dei significati attributivi accettati passivamente, dal quale il soggetto non si differenzia dall'oggetto.

Il metodo logico induttivo/deduttivo e viceversa rappresenta un corridoio cieco da cui non ne esco : induco per dedurre così come deduco per indurre, ossia schemi chiusi anziché processi aperti, la società attuale in cui viviamo, ovvero l'ambiente sociale elaborato e creato, nel quale assumiamo  delle rappresentazioni definitivamente illusorie.

Andiamo oltre con una panoramica ampia: i social networks e tutto ciò che Tizio/ia condividono di personale, le informazioni sistemiche main stream e tal simili  : il mio Sé risulta privato o il pubblico indefinito diventa il mio pseudo spazio virtuale di una vacua rappresentazione di cui non possiedo consapevolezza e coscienza ?

In questo contesto sono soggetto, oggetto ovvero vengo contenuto da forze esogene, ma da chi e perché ? Strumenti socialmente e volutamente dispersivi in cui manca di fatto la fisicità corporea, elemento essenziale e sensibile da un punto di vista esperenziale : false proposizioni, assunte come verità.

Utilizzo dell'empirica che sia successiva ad una analisi affinché si possa giungere ad un'ipotesi probabile : personalmente sono restio ad allinearmi e/o conformarmi a delle ideologie, comunque schemi concettuali portatori di dogma .

giovedì 18 maggio 2017

Tutto cambi perchè nulla cambi


Buongiorno al mancato risveglio

Il nostro apparente silenzio è stato determinato semplicemente dal fatto che siamo stati ad osservare gli ultimi avvenimenti a livello globale : ho scommesso una birra con Ale, purtroppo l'ho vinta ; me la offra quando gli è comodo.

Siamo ulteriormente, e concretamente, coscienti del fatto che tutto cambia in superficie per non mutare le profondità, che tali rimangono ancorché rinforzate.

Il dividi ed impera mascherato da allocuzione pervade ogni singolo strato sociale : osservando vieppiù parrebbe che la generalità delle persone tenda a condensare aggregandosi nei propri "orticelli", dove questi, a scanso di equivoci, sono già stati suddivisi, parcellizzati, finanche ai coltivatori sono stati forniti gli strumenti di coltivazione e quant'altro affinché la "libera scelta" possa essere esercitata.

Dal nostro personale punto di vista continuiamo con la nostra opera di divulgazione che riassunta in un'espressione : "Osservate la realtà che vi circonda da un punto di vista criticamente costruttivo ."

Per chiudere questo post vogliamo comunque affermare che, integrando alternativamente, si possono ottenere dei risultati concreti.
A presto .

giovedì 20 aprile 2017

Il Giudizio sulle Persone: Sei di Destra o di Sinistra ?

Il titolo parte da una considerazione di base, non preconcettuale, che riguarda le nostre persone, Claudio ed Alessandro : siamo scarsamente inclini ad accettare incondizionatamente senza prima vagliare criticamente.

Dato quanto sopra mi diverto ogni qualvolta Alessandro tende ad infiammarsi per le nefandezze ottuse propalate apoditticamente vieppiù : io lo ascolto attentamente e quando lui, riflessivamente ed autonomamente, si capacità delle sue ascese, sorridiamo entrambi.

Siamo due persone diverse per profilo psicologico, per portato esperenziale, pur tuttavia condividiamo, ognuno con le proprie capacità, la ricerca della verità fenomenologica, attingendo dalla stessa quel quid pluris che ci permetta di ipotizzare dei scenari integrativi.

Ci pare, osservando ciò che ci circonda, di notare una fiumana di ignoranza resasi semovente con l'ausilio di alcuni riflessi condizionati, vedi dott. Ivan Pavlov : per contro, raramente purtroppo, riusciamo a comunicare con persone che desiderano una società umanamente civile, tal altri che abbozzano comunque la fuoriuscita non ordinaria dai loro centri di gravità, non permanenti, a volte instabili cronicamente.

Ciò che ci rende attoniti il più delle volte sono i retro pensieri - Ale questa è tua - azionati sovente dal mio modo di pormi: pare che, il personale manifestarmi induca il mio interlocutore a rappresentare il contrario di ciò che io voglia chiaramente comunicare ; il più delle volte mi domandano "Sei di sinistra o di destra?" talché sorridendo mostro sia la mano sinistra che la mano destra.

Incontro non rappresentazione teatrale della divinità bifronte.

Mi domando: posso formarmi un giudizio obiettivo sulla persona in base a delle idee politiche ?

Ritengo opportuno conoscere la persona. Il giudizio lo delego a chi ritenga della sua superiorità morale, finanche ideologica, un elemento di differenziazione.

Questa categoria umana, detentrice della superiorità morale, finanche ideologicamente etero diretta, solitamente oscilla fra il giusto e lo sbagliato; tende ignorantemente a considerare la propria posizione, tra l'altro strutturata sistematicamente da terzi, privilegiata : queste persone di dis - valore non possono rendersi responsabili delle loro falsità, sia intrinseche che estrinseche, diversamente si vedrebbero per ciò che sono . Strumenti sistemici .

Immigrato una Parola dal Mutato Segno Linguistico

Dato il nostro post precedente sulla integrazione ed inclusione, il quale delineò, a nostro avviso, la netta demarcazione di significati, ci poniamo in chiave critica negli sviluppi ancorché, mi si conceda precisamente, inviluppi in chiave significativa di intrichi ossia viluppi ingrovigliati.

Ci è noto dai media che, a fronte di equivoci, le persone provenienti da diversi luoghi d'origine, imbarcate, stivate e giunte a destinazione sul territorio nazionale, siano diventate immigrati da un atto di immigrazione: una definizione chiara della parola segno viene fornita dal dizionario Garzanti on line .

Per quanto sopra siamo entrati in un vicolo: ci domandiamo perché, oramai da anni, vi sono diversi flussi di immigrazione : quali sono le ragioni prime di questo fenomeno ?

Ci domandiamo altresì da un punto di vista logico fenomenologico, il mutamento del segno linguistico da parte dei media, e non solo, di cui abbiamo preso atto - immigrato - a cosa corrisponde nel concreto ordinario del tessuto socio - economico ?

A questo punto ci siamo posti questa ulteriore domanda: nel caso in cui vi fosse un presunto atto del manipolare, da manus e pilare, nella comunicazione del significante - significato, in aggiunta ad un over load informativo - contraddittorio nelle evidenze - in che modo, io, criticamente possa valutare per giungere cognitivamente ad una scelta ?

La verità fattuale ed obiettiva dal nostro punto di vista non si colloca nel mezzo, soprattutto in funzione di quale paradigma ?!, puntualizzando comunque di non appartenere e di sviluppare conclusioni manichee.

La condivisione, dal nostro punto di vista significa semplicemente DIVIDERE CON, per utilizzare una perifrasi colorata: siamo accoglienti nel dividere il nostro pezzo di pane con chi sia disposto a sua volta - in bona fide ugualmente - a condividerne il proprio (pezzo di pane) ; commensali alla pari ove seco portan il proprio.

Diritti Fondamentali sanciti nella Costituzione Italiana

Ci siamo domandati, vieppiù, della conoscenza - seppur approssimativa - da parte dei cittadini italiani (intendo ugualmente uomini e donne, declinati in forma plurale in quanto genere umano - di talune declinazioni che trovo faziose: ad es. presidenta, assessora, per di più il suono manifestato non rende merito alla bellezza della donna, a mio avviso -) per inferirne, tramite inchiesta, la completa ignoranza.

Per quanto sopra riteniamo il fatto allucinante, indice non solo di una assoluta mancanza di coscienza sociale già anche in capo all'avente diritto: ricordiamo che, onde fugare eventuali dubbi, la Costituzione della Repubblica italiana rappresenta il punto di riferimento dell'ordinamento giuridico nazionale.

Ci pare ragionevolmente, osservando il presente ed analizzato il passato prossimo, che, senza vantare un pretesa di schieramento, il cittadino italiano non si ritenga in coscienza tale.

Ci domandiamo e vi domandiamo, a che punto siamo giunti ?

Dal canto nostro, vi assicuriamo non versiamo nel pessimismo, affermiamo che tendiamo ad essere proni : una posizione che non corrisponde ad una seduta confortevole, bensì ad una eventuale esposizione, per le nostre tendenze non confortevole.

Ricordiamoci chiaramente che ad un diritto corrisponde un dovere e viceversa, comunque in uno stato di equilibrio. .

mercoledì 19 aprile 2017

La Condivisione malgrado le miserie umane

Con questo post intendo ringraziare le persone che si sono affaccendate umanamente nel sostenermi in una vertenza personale che oramai dura da diversi anni, di cui obiettivamente, avessi potuto, me ne sarei sottratto.

La vicenda di cui sopra, che non spiegherò nel dettaglio poiché questa viene trattata nelle opportune sedi - abbastanza singolare -, per poterla comprendere mi ha sospinto necessariamente ad osservare i fatti da un punto di vista differente e multidisciplinare.

Tutto ciò in cui io riponevo fiducia non trovava un fondamento reale ed oggettivo nel dispiegarsi causale degli avvenimenti: affermare mi trovassi in prossimità di un campo minato con un incendio alle spalle e circostante, pronto a divamparmi privo di protezioni, rappresenterebbe la fenomenologica realtà.

In questo periodo ho potuto osservare alcune miserie del genere umano, che attuate nei confronti di persone in buona fede - bona fide - sono devastanti ad un livello psico-fisico.

Oggetto di attacchi concertati, ben organizzati e finalizzati ad uno scopo determinato, definirli agiti per abiezione significherebbe sottrarli alle opportune disamine di merito, alquanto prossime, ho scelto volontariamente una via inter - attiva: la dignità.
Questa ci appartiene come valore intrinseco della nostra vita umana ed andrebbe riconosciuta, coltivata ed estesa anche agli altri Se'.

Il messaggio che desidero condividere è il seguente: abbiate fiducia nei vostri mezzi, considerate la realtà nella sua interezza come fondamento critico, sappiate che preservare la propria dignità risulta più appagante nel lungo periodo che re-agire per induzione a dei soprusi: difendersi nelle sedi legittime !

Claudio .

martedì 18 aprile 2017

Alcune Riflessioni: il tradimento della politica partitocratica

Da quando abbiamo aperto il blog ad oggi, un periodo estremamente limitato, siamo giunti semplicemente ad una conclusione bizzarra: in proporzione chi ci segue maggiormente proviene dagli Stati Uniti d'America !

Nella media dei viventi sul territorio nazionale, qualcuno si è accorto cosa stia accadendo ? In che direzione siamo etero diretti ?

Dal canto nostro, nel caso in cui assumiamo la nostra realtà strettamente locale, perveniamo impietosamente ad un risultato: DIS-UNIONE .

Noi partiamo da un punto principale, la coesione sociale, a prescindere da miopi vedute impregnate da interessi di bottega, per cui, ragionevolmente, non comprendiamo come a questo punto oramai di svolta, sicuramente non foriero di buone nuove, mediamente ognuno sia ritratto nel proprio presunto orticello di vita, nel proprio iper-reale connesso .

Ci rendiamo conto che noi, in quanto base della struttura sosteniamo il vertice ? Riteniamo falsamente sia impossibile integrare civilmente delle istanze sociali ? La politica partitocratica ci ha tradito ? Essendo tale risulta di parte, comunque di chi ? Nostra o loro ?

Proponiamo un punto di vista di confronto, non già polemico, bensì di critica fondatamente logica: vogliamo incontrarci ?

Non pontifichiamo ma tendiamo a soluzioni concretizzabili sul campo: vi comunichiamo dal Friuli Venezia Giulia .

mercoledì 12 aprile 2017

Ospitalità ed Accoglienza

Con il termine ospitalità si rimanda come etimologia all'ospite, un patto di reciprocità fra ospitante ed ospitato, dove l'ospite, in punto di principio, rispetta le regole dell'ospitante : di fatto io ospito te, tanto quanto tu ospiteresti me .

Con il termine accoglienza si rimanda, etimologicamente, al significato di apertura, ben diversa dalla ospitalità che potrebbe essere quantomeno formale.

Nel processo di accoglienza, che dipende dagli usi, dalle culture della società medesima, il livello di apertura verso l'accolto, che lo desidera parimenti, porrebbe una situazione integrante a livello sociale .

Mi sono posto una domanda: ciò che a livello nazionale possiamo osservare, potrebbe inequivocabilmente lasciarci intendere vi sia un processo di ospitalità ovvero di accoglienza ?

Per quanto sopra un interrogativo ulteriore mi pongo : perché - in termini di rapporto causale - talune strutture ospitano ovvero accolgono ? Chi si adopera per ? Qual è lo scopo ?

L' ospitalità tanto quanto l' accoglienza si ritiene debbano essere estese senza riserve da parte del popolo, ed a questo punto, una mia opinione, parmi giungere ad un classico collo di bottiglia: il popolo italiano parte costituente della Repubblica italiana ed elemento imprescindibile di unità della stessa, potrebbe dissentire democraticamente ?

Della sua reale voce, chi ne è il rappresentante ?

martedì 11 aprile 2017

Inclusione e Integrazione

Più volte mi sono domandato della differenza semantica che intercorre fra inclusione ed integrazione : dal mio personale punto di vista non è possibile associarli, anche e soprattutto per l'origine etimologica opposta .

La parola inclusione significa etimologicamente intrappolare per cui nel caso si voglia italianizzare permutando il segno anglofono inclusion, il cui significato esprime per relazione il contrario di inclusione, ci dobbiamo inevitabilmente porre una una domanda: che cosa intendiamo concretamente con il termine inclusione ?

La parola integrazione significa etimologicamente "costituire un tutt'uno", da ciò e per quanto sopra mi pare evidente che inclusione ed integrazione non condividano essenzialmente la medesima linea attuativa in termini anche di agito .

Correttamente in un contesto uno non vale l'altro: di fatto parrebbe, una mia opinione, vengano posti in uno stato di similitudine, invero di eguaglianza.

Nel processo di integrazione si crea una sinergia reale fra l'integrante e l'integrato: quest'ultimo volontariamente si adopera per contribuire fattivamente al bene comune, per cui non esclusivamente della propria di provenienza, diversamente avremmo una situazione differente; in seguito analizzeremo l'ospitalità e l'accoglienza .

Qualifichiamo il fatto nella sua oggettività sostanziale, in chiave critica, evitiamo le derive strumentali e colorate vieppiù fra l'accaduto e la sua interpretazione significativa per mezzo dei segni linguistici ."

giovedì 6 aprile 2017

Corsi di Sicurezza Personale e Gestione Operativa di Criticità

Su insistenza di Alessandro, il quale mi profonde la sua fiducia ed amicizia quotidianamente e che per questo ringrazio, ci siamo approciati alla rete.

1) Ci è parso indubbiamente, soprattutto quando ci presentammo a delle notabili persone de visu con i nostri progetti, non già per timore reverenziale bensì per mantenere una certa "forma", di notare palesemente una certa ambiguità da giochi ed interessi di corte - definirli giochi di potere mi pare fuorviante poiché indicherebbe una certa fine strategia e capacità insita - : alla luce di ciò, come fatto vissuto , soprattutto perché non siamo inclini a tali ambiguità, ci siamo presentati su questo palco virtuale ; per onore del vero alcune mie analisi vennero pubblicate, senza alcun mio consenso, ma senza soluzioni le quali cautamente trattenevo .

Personalmente prediligo la reale relazione interpersonale ove possa esservi una interazione dinamica il cui costrutto esistenziale riporta ad una memoria successiva : per usare una parafrasi "la gente con la gente e per la stessa con dei principii ed obiettivi comuni" .


2) A tale fine, l'APS Ego Sum attiva percorsi sulla sicurezza personale e gestione operativa di criticità, profilati sulle specifiche esigenze di imprenditori, artigiani e commercianti in relazione alla variabilità dei contesti socio-ambientali ed economici.

I percorsi formativi, promossi nel rispetto della legalità, non contemplano l'uso di armi e/o tecniche offensive, puntando specificatamente su strumenti informativi socio-giuridici contestualizzati alle richieste specifiche di operatori economici, in forma di analisi e progetto eventuale, ma anche privati, che associati fra di loro, intendano osservare criticamente dei fenomeni integrando le loro conoscenze .

Per quanto a nostra disposizione, per ora, abbiamo enucleato anche un percorso conoscitivo sul fenomeno chiamato social engineering : analizzato da un punto di vista socio-giuridico .

Claudio

mercoledì 5 aprile 2017

Solidarietà al dottor Ruggiero

Egregio dott. Ruggiero,

Con la presente siamo a ringraziarLa, come parte del Popolo Sovrano, così come da Lei opportunamente richiamato, del suo operato .

Per quanto sopra desideriamo augurarLe vivamente una proficua continuazione del suo operare sebbene, ci permetta, gli ostacoli sono parte del vivere quotidiano: Lei può contare ancora su persone che ritengono che la propria dignità sia un valore imprescindibile e che le esigenze di verità siano prioritarie ; non è forte colui che non cade mai bensì colui che ha la forza per rialzarsi, quantomeno la nostra esperienza personale .

Visto un suo recente post, riteniamo presuntivamente di aver compreso il messaggio chiaro e preciso, pregno di idealità ma concreto nei termini di cui condividiamo i contenuti .

Le auguriamo umanamente non la tenacia di cui Lei ha dato ampia prova, bensì minor solitudine .

Distinti saluti

venerdì 31 marzo 2017

Alienazione Identità Fluida e Manipolatori

Dal titolo si evince che questo post possa essere interessante da diversi punti di vista.

Parto dal concetto di alienazione, il quale presuppone un'identità la quale deriva verso il primo: mi fermo a questo punto per concentrarmi sul successivo .

La identità fluida, benchè ridondante nella nostra struttura sociale, non presuppone una definita tale bensì proprio la fluidità : i liquidi si conformano rispetto al contenitore entro il quale sono contenuti ; enfatizzo il "si conformano".

Alla luce di quanto sopra mi sono posto una domanda: ciò che mi circonda in termini di interazione sociale, quanto corrisponde ad una reale realtà ? Per reale realtà mi affido al mio post precedente, vedi analisi .

In che termini siamo manipolati e a nostra volta manipoliamo, assumendo per ipotesi che il manipolato non ne abbia effettiva coscienza ?

Una persona dal canto suo può rispondermi, accaduto più volte, "Io faccio quello che voglio !", "Io sono una persona libera !" e/o affine: a questo punto mi trovo interdetto poiché 

a) tu affermi di fare quello che vuoi, orbene definisci che cosa vuoi, quali sono le tue modalità ed a che cosa tendi, 

b) tu affermi di essere una persona libera - questa è apoteosi - pertanto il tuo stato di libertà, sebbene abbia aggettivato rispetto al sostantivo definendone una qualità, suppongo non sia soggetto a restrizioni, non abbia subito condizionamenti, con una capacità riflessiva criticamente che esula dal generalizzato, in-dipendente, ovvero la sua affermazione potrebbe essere una reazione ad un dato qualcosa: a questo punto però mi domando ulteriormente, la reazione potrei considerarla un autonomo e cosciente atto di libertà ? 

I suoi effetti causali sono previsti nella loro interezza ?

Dal mio canto ritengo che l' atto di libertà corrisponda nel rispondere, in quanto mi riconosco responsabile, a noi stessi ed ai terzi per cui un risultato sociale .

Claudio .

giovedì 30 marzo 2017

Confronto con chi incensa l'accoglienza di immigrati

Ci siamo posti una domanda: coloro i quali incensano l'accoglienza di immigrati, parrebbe alcuni vengano raccolti in acque territoriali di stato altrui, non già internazionali o  nazionali, sarebbero disposti a condurre un confronto ?

Alla luce di eventi recenti e non, perché non assumersi la responsabilità  di presentarsi colà e trasferire alla popolazione locale delle competenze qualificanti per tendere a raggiungere una propria indipendenza ? 

Evidentemente a coloro i quali ne facciano richiesta, nulla da imporre, senza ferire la loro dignità .

Quanto sopra, per certi versi, si riferisce ad una delle mie vicende personali, in questo caso occorsa qualche anno addietro, ove, ad una presentazione pubblica di un progetto umanitario, ancorché di raccolta fondi, mi mossi al termine nella direzione della referente, presentandomi sebbene attorniata da estremo timore reverenziale, ed auspicandogli concretamente la mia volontarietà alla partecipazione progettuale: mi ero reso disponibile a mie spese di giungere in questo paese del Sud America, mettermi a disposizione verso le persone in loco e trasfondere quelle competenze tecniche che, concretamente, avrebbero concorso ad un loro ben-essere, senza nulla richiedere, più volte, a livello di compenso economico, viste le persone coinvolte ; mi stupì la risposta "Non è possibile" . 

Questa risposta negativa ossia non era possibile per Lei, mi domando retoricamente : le persone del luogo, socialmente coinvolte, avessero potuto scegliere, ritengo la loro risposta potesse essere affermativa ."

martedì 28 marzo 2017

Giusto e Sbagliato in Funzione Profittevole

Alla luce della complessità da cui siamo pervasi, dalle informazioni ridondanti il più delle volte non già vere fattualmente, bensì cariche di un portato ideologico duale - parrebbe vi sia il giusto in contrapposizione allo sbagliato, in funzione profittevole. Per questo si propone:

- è possibile analizzare un contesto problematico da cui ottenere una visione chiara con delle soluzioni concretabili ?

A nostro modo di vedere, la risposta risulta affermativa.

Per ottenere quanto sopra, l'approccio necessariamente viene posto in chiave multidisciplinare di squadra: prima di tutto, comunque, svestirsi dai e dei propri pre-concetti, accettare criticamente anche delle verità scomode per sviscerare anche tristemente, talune volte, i fatti occorsi.

Un fatto rimane tale per cui indignato o meno, edulcorarlo, intriderlo di buoni propositi ingenuamente o falsamente, non ci permetterebbe di condurre l'analisi riguardante il mero dato oggettivo

Laborioso, oltremodo, ma concludente per ottenere delle soluzioni praticabili a beneficio anche della collettività : vogliamo rappresentarci ciò che potrebbe essere partendo da una verità artefatta o rappresentiamo lucidamente e criticamente ciò che ci circonda per ottenere una soluzione realmente migliorativa anche in funzione sociale ? Noi propendiamo per la seconda, non facile e di compromesso .

Quanto accennato pertiene ad una scelta di vita consapevole e cosciente poiché, vista la nostra esperienza, posti di fronte ad una valutazione complessiva, non ci conformiamo a stereotipi ghettizzanti, comunque non accettiamo falsità intellettuali e l'assenza di proprie responsabilità : difendersi dagli attacchi o porsi in ritirata viste le forze in campo ? Difendersi con tutti i mezzi a disposizione leciti : anche questo aspetto riguarda la sicurezza personale, prevenire e limitare al minimo i possibili rischi ed eventuali danni in un determinato sistema .

venerdì 24 marzo 2017

La Sicurezza Personale

Ci siamo posti una domanda: generalmente con il termine sicurezza, una persona, che riferimenti possiede ? Opera una distinzione fra safety e security ?

Nel caso in cui si rimandi ad un progetto di urban safety, in chiave specificatamente integrativa e non ghettizzante, questo tema rappresenterebbe un contesto di ben-essere sociale anche economico ? La risposta risulta affermativa.

La propria sicurezza personale, che non è legata strettamente alla difesa personale, rappresenta il quid pluris che apporta una minore insicurezza anche a livello sociale: diamo la possibilità a chi ne sia vivamente interessato di conoscere i propri diritti - doveri fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione; aspetti basilari per una sana convivenza sociale nel proprio ed altrui rispetto, comunque un primo punto di partenza .

Il concetto di sicurezza personale lo rappresentiamo nella conoscenza di quei confini leciti e competenze che ogni consociato porti sè come bagaglio, nella vita di ogni giorno sempre e comunque in una analisi di costi - benefici .

Non entreremo, poiché non è di nostra competenza, in dibattito specioso su temi quali la legittima difesa giacché sconfineremmo in un alveo ideologico .

Ci rivolgiamo a Voi, augurandoci vi sia rimasto alcuno, per sollecitare costruttivamente una visione da un punto di vista diverso, una prospettiva integrativa .

mercoledì 22 marzo 2017

Perché Ego Sum


"Buongiorno a chi ci legge .

La Ego Sum, Io sono, nasce per aprire un dibattito di tipo sociale con l'essere umano riportato al centro della sua dimensione: riportarci in prima persona criticamente, integrando il sistema in cui viviamo, mentre certuni sopravvivono.

Le libertà formali si riducono oggi ad un perfetto simulacro di ciò che concretamente ognuno, o gran parte di noi, fronteggia oggigiorno: simulazione di un rappresentarci che il più delle volte intimamente non appartiene alla propria identità e/o alle proprie istanze legittime.

Riportare l'essere umano al centro del sistema significa apportare quel ben-essere necessario per una proficua e pacifica convivenza fra gli associati, ognuno con le proprie caratteristiche individuali e/o di cultura: diversità integrata è sinonimo,  a nostro parere, di ricchezza in termini di sviluppo culturale e dunque apertura.

Nella nostra associazione non si pone l'accento sulla eventuale aderenza a delle idee partitiche, ci riteniamo apartitici, bensì a come un'idea strutturata porti, anche per mezzo di istanze sociali, ad affrontare tematiche che richiedano soluzioni pragmatiche ; nel nostro piccolo qualche idea modellata in forma di progetto è presente ed è attuabile.

L'associazione Ego Sum è aperta a quanti di voi ritengono che si possa ancora inter-agire socialmente, persone che sono disposte a condividere, comunque a mettersi in discussione critica anche per un costruttivo beneficio comune.

Le nostre porte sono aperte a quanti vorranno conoscerci . 

Grazie e benvenuti